sabato, Ottobre 5, 2024
Lavoro da Casa

Lavoro da casa: chi deve sostenere i costi?

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Lavoro da casa: a chi deve sostenere i costi, tu o il tuo datore di lavoro? Vediamo insieme caso per caso. Succede molto più frequentemente di quanto si pensi: finiti gli studi si riesce ad avere i primi lavori ma ancora non si hanno i soldi per poter comprare un buon computer. E la connessione internet, a chi spetta?

A seconda del tipo di contratto con cui sei stato inquadrato (e del contratto collettivo applicato dall’azienda) potresti ricevere in dotazione il tuo PC. Potresti anche non dover pagare la connessione internet tutti i costi accessori legati ad installazione, aggiornamento e manutenzione. Non solo del computer ma anche modem, stampante e tutte le attrezzature in genere.  Cerchiamo dunque di capire chi deve pagare il computer per il lavoro da casa.

Lavoro da casa: chiariamo le tipologie di contratto

Ci sono tre tipi di contratto di lavoro subordinato che puoi stipulare:

1 Lavoro a domicilio

Il dipendente esegue, a casa propria o in un locale di cui abbia la disponibilità, un’attività retribuita per conto di uno o più datori di lavoro.

Lavoro a domicilio: chi paga computer e connessione internet? 

Nel contratto di lavoro a domicilio, è previsto il rimborso delle spese sostenute dal lavoratore per l’esecuzione dell’attività. in questo caso rientrano quindi sia il computer con tutti i suoi accessori che le spese per il collegamento internet. Le attrezzature possono appartenere sia al dipendente che al datore di lavoro .

2 Telelavoro

L’attività viene svolta al di fuori dei locali aziendali, attraverso strumenti informatici e sistemi di telecomunicazioneIl telelavoro può essere svolto:

  • Dal lavoratore autonomo:  Che gestisce in modo autonomo la propria attività, con l’uso di servizi informatici e di telecomunicazione.
  • Lavoratore parasubordinato:  L’attività viene svolta a distanza attraverso strumenti informatici. L’attività per il committente viene svolta in modo continuativo ma non può essere organizzata in modo totalmente autonomo.
  • Telelavoro subordinato: Il telelavoratore, anche se in un luogo diverso dalla sede dell’azienda o dall’unità produttiva, presta la sua attività alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore.

Telelavoro: chi paga computer e connessione internet? 

Per quanto riguarda il  telelavoro, la normativa stabilisce che il datore di lavoro: 

  • è generalmente responsabile di fornitura, installazione e manutenzione degli strumenti necessari per il regolare svolgimento del telelavoro, tra i quali rientra dunque il pc, a meno che il telelavoratore non utilizzi strumenti propri;
  • se il telelavoro è svolto con regolarità, compensa o copre i costi direttamente derivanti dal lavoro;
  • fornisce al telelavoratore i supporti tecnici necessari allo svolgimento della prestazione lavorativa;
  • si fa carico dei costi derivanti dalla perdita e dal danneggiamento degli strumenti di lavoro, nonché dei dati utilizzati dal telelavoratore
  • deve adottare misure appropriate, per garantire la protezione dei dati utilizzati ed elaborati dal telelavoratore per fini professionali;
  • deve informare il lavoratore in merito alle eventuali restrizioni e sanzioni riguardanti l’uso di apparecchiature, strumenti e programmi informatici utilizzati e su tutte le norme di legge e regole aziendali applicabili relative alla protezione dei dati.

3 Lavoro agile

Il datore di lavoro e lavoratore siglano un accordo col quale stabiliscono che l’attività lavorativa sia svolta:

  • in parte all’esterno della sede dell’azienda, o dell’unità operativa
  • senza precisi vincoli di orario o di postazione di lavoro;
  • con l’eventuale utilizzo di strumenti tecnologici.

Lavoro agile: chi paga computer e connessione internet? 

La normativa che ha istituito il lavoro agile, stabilisce solo che il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al lavoratore. Il dipendente ha dunque il diritto di ricevere dall’azienda l’attrezzatura necessaria per il lavoro, ma non si specifica nulla in merito a chi debba sostenere il costo della connessione internet.

 

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